15 minuti del Festival di San Remo mi sono bastati per ricordarmi il il motivo per cui non guardo la televisione ormai da molti anni.
Ho avuto l’impressione di assistere a una continua pubblicità, canzoni comprese, un messaggio continuo e insistente di un unico pensiero, spacciato però per “libertà.”
Un unico pensiero, un unico modo di esprimersi, una sola forza trainante. E chi vi si oppone viene prontamente criticato male o censurato.
Un tempo si sarebbe chiamata “dittatura” e sarebbe stata imposta con le armi; oggi invece usano metodi oserei dire di guerra psicologica, di persuasione psicologica chiamando il tutto “libertà” in modo che la gente lo accetti senza porsi troppe domande.
Lo so, non state capendo una mazza di quel che dico 😉
Guardate per esempio la canzone di Rosa Chimical, Made in Italy, avete capito il testo? A me sembra che con la scusa di questa presunta “libertà” di decidere il proprio sesso e poterlo cambiare a piacimento si stia sfociando nella pornografia.
Altro esempio Chiara Ferragni. Com’era vestita? perchè sembrava nuda? Ma soprattutto questo scempio serve davvero a qualcosa??
Sicuramente non c’entra niente con la “libertà”. Secondo me è solo un estremizzazione per innalzare a tutti i costi la donna e affossare di conseguenza l’uomo. un estremizzizaione che ha quasi del pornografico, come dicevo prima.
Pare infatti che la donna sia l’unica vittima di un mondo fatto di uomini e tutto questo a priori, cioè la donna sarebbe vittima in quanto donna e l’uomo sarebbe il carnefice in quanto uomo.
Questo si capisce bene quando la Ferragni nel monologo lamenta il fatto della madre lavoratrice, costretta a stare tutto il giorno lontana dalla propria prole; non menziona minimamente il fatto che quella prole ha un padre e che anche il padre è costretto a stare lontano da casa per lavoro, spesso anche più della madre.
E poi il bacio tra Fedez e Rosa Chemical. Del tutto inutile se guardiamo al contesto di San Remo ma perfetto per ricordare la “libertà” (di nuovo) della scelta della sessualità, purchè diversa dall’eterosessualità.
E si, perchè l’essere eterosessuali comporta una figura di “uomo” che si vuole sminuire sempre più fino ad escluderla del tutto. Quindi non bisogna ne nominarla, ne farla vedere ne tanto meno esaltarla in nessun modo.
Ma se si arriva a far vedere una donna che sembra nuda per esaltarne l’importanza, significa che siamo messi male. Oltre al fatto che non c’entra niente la nudità con le qualità e l’importanza della donna in generale.
Non ha proprio senso. Tanto più in prima serata sulla Rai! Ha invece molto senso se si punta ad attrarre telespettatori, guarda caso. E infatti lo fanno sicuramente anche per questo, va ricordato.
Tuttavia questa tendenza a “femminilizzare” tutto è iniziata già da un pezzo. Sto giro però hanno voluto esagerare per attrarre e vantare pubblico.
Una schifezza totale.