Mi raccotava mia nonna che ai suoi tempi c’era miseria, c’erano ben poche cose per cui gioire ma con quel poco ci si rallegrava davvero.
Ciò messo un pò per capire, ma poi ho compreso.
Guardiamo a oggi, la condizione umana com’è messa. Abbiamo tutto, perchè rispetto a 75 anni fa abbiamo davvero tutto ma allo stesso tempo non abbiamo niente, siamo vuoti, incapaci di gioire come mia nonna e la gente di quel tempo.
Diamo tutto per scontato, i beni primari come casa, acqua e cibo ci sono e chissene frega del resto. E si va avanti convinti di aver tutto ciò che serve per migliorare e progredire nel nostro benessere ma senza migliorare ne progredire di una sola virgola, in realtà.
La mancanza di quasi tutto di cui mi raccontava mia nonna sarebbe ora necessaria per tornare a riassaporare davvero la vita, cosa sia la Vita. Perchè quando sei messo alle strette, quando il cibo scarseggia e non hai riparo muovi il culo in tutte le direzioni per sopravvivere e automaticamente ti prefiggi un obbiettivo, senza pensarci, che è appunto la sopravvivenza giorno per giorno, ora per ora e li maturi.
Ne consegue che quando finalmente ottieni un pasto abbondante e potabile e una topaia che sembra crollare ma che ti ripara dalla pioggia e dal vento, anche in mezzo ai topi e a chiazze di merda ammuffite vecchie di 20 anni incrostate sui muri tu stai bene, sei felice perchè hai tra le mani un pasto pulito! che puoi finalmente mangiare con gusto! E poi puoi anche dormire tranquillo in quella topaia, perchè essendo abituato a stare ai 4 venti quel posto per te è come una villa a 5 stelle!
Io non ho vissuto un esperienza di carestia simile (ed è un male) e per questo le cose le ho capite un pò alla volta.
Ma tornando al titolo, la vera disgrazia oggi per tutti e ancora peggio per i giovanissimi è proprio l’abbondanza di beni. Quando possiedi tutto ciò che ti serve e spesso anche ciò che non è indispensabile ma ti piace è difficilissimo cogliere il motivo, lo scopo per cui sei qui. Non capisci, non è mai chiaro e ti affanni solamente a lavorare e controllare che ti paghino senza mai veramente essere felice.
Hai tutto, che cazzo vuoi ancora?!?!
Ma come dicevo, è proprio questo il punto.
Non sei più impegnato a dover lottare tra la vita e la morte. Anche se oggi, con i ladri politici che ci ritroviamo, è anche vero che in molti sono disagiati ma qui parlo delle grandi masse in generale.
Non devi più lottare come 75 anni fa per un pezzo di pane, per un tetto, per un letto, tra le macerie di una guerra mondiale, tra l’altro. Era durissima ma ti temprava, aiutava a farti le ossa, mentre i più deboli morivano e i più forti restavano.
Ma oggi, io, e quelli come me, nati tra gli anni 70 e 80, che scopo possono avere, a cosa possono ambire, a far aperitivo in piazza con altri 4 sfigati?? E’ questo lo scopo della vita oggi??
Non parlo di bruciare la propria casa e vivere come il tizio nel film “Into to the Wild”,(Nella natura selvaggia, anche se personalmente ci penso spesso), parlo del motivo per cui oggi si vive alla cazzo, senza scopi ne obbiettivi che siano importanti e di quanto sia difficile stabilire davvero uno scopo.
Infatti, questo “stupido” benessere ha anche la caratteristica di portare ad intorpidire le menti, cioè ad assopire la gente in un tram tram quotidiano dove niente cambia perchè continuiamo a fare sempre le stesse cose, salvo poi trovarci come deficenti a lamentarci davanti a quell'”aperitivo”!
Tra amici, sento spesso che ci si parla o ci si lamenta della paga, o della ragazza mancante e potrebbe anche andarmi bene se ogni tanto qualcuno proponesse qualche piano per risolvere questi “problemini”, di fronte ai quali i nostri vecchi si rivolterebbero nella tomba e per i più fortunati ci disconoscirebbero subito!
Ma chiisene frega. Tanto alla fine la casa c’è, la mammina pure e avanti. (ovviamente mi ci metto anch’io dentro, per primo).
Anche i genitori infatti, che spesso ti aiutano ben oltre la maggiore età non sono il massimo per maturare. Alla lunga non funziona e non fa altro che aumentare quel senso di vuoto che comunque hai e avresti, anche se vivessi da solo.
Un vuoto dovuto proprio al fatto che hai tutto ma son tutte cose esterne, di tuo personale e che viene da dentro non hai niente ed è questo il vuoto oggi, è questo che ci sta rovinando illudendoci allo stesso tempo che casa soldi e cibo siano più che sufficenti!
Casa soldi cibo…. e aperitivo, apericena, aperizoma, quello si è importante come scopo nella vita, mi raccomando.
E’ la mancanza dei beni primari che ti porta a capire il senso vero della Vita, a capire cosa sia davvero importante, ma anche capire tu chi sei e cosa vuoi, in cosa sei più capace ed agire di conseguenza.
Ecco cosa manca oggi alla mia generazione. Manca la Guerra e la Miseria.