Ma oggi quanto tempo passiamo realmente a parlare faccia a faccia con la gente??
Sempre meno. Ci si vede con gli amici per bere qualcosa ma c’è ben poco da dirsi, perchè ci siam già detti quasi tutto tramite gli “smartphone” o “sottilette rettangolari”, come li chiamo io.
E infatti quante volte capita che hai l’amico di fronte a te e invece di comunicare con lui tiri fuori la sottiletta e ti metti a trafficare?? Anche mentre sei a cena. Conosco gente che tiene il telefono in una mano e la forchetta nell’altra, avvilente.
Questi aggeggi ci danno l’illusione di dire tutto a tutti, senza dimenticarci di nessuno ma quella non è vera comunicazione, sono messaggi freddi privi di quell’emozione ed empatia che solo il parlare faccia a faccia può dare. Senza contare il fatto che non possiamo conoscere il vero stato d’animo dell’altro e regolare di conseguenza ciò che diciamo se non lo vediamo.
E’ una comunicazione falsa, in sostanza.
Ma cosa ci vediamo a fare se prima ci diciamo già tutto tramite le sottilette?? A che serve ormai il contatto umano? Siamo e saremo sempre più soli e sempre più incapaci di vere comunicazioni con gli altri.
In una società già piegata, la “sottiletta maledetta” ci sta dando il colpo di grazia. Io personalmente tengo spesso scollegata la connessione internet, altre volte lo spengo proprio, soprattutto se sono all’aperto o con amici. Cerco di vivermi il momento senza inutili distrazioni.
Ma serve a poco se quando alzo la testa vedo gli altri che trafficano con la loro sottiletta.
E’ dura creare rapporti così, rapporti umani, molto dura.
Una risposta a “Le sottilette rettangolari”